Digitalizzazione dei documenti della pubblica amministrazione: il Piano Triennale e le novità
di Redazione
07/10/2020
Secondo la Comunicazione del 26 settembre 2003 della Commissione Europea, “l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, coniugato a modifiche organizzative e all’acquisizione di nuove competenze al fine di migliorare i servizi pubblici ed i processi democratici e di rafforzare il sostegno alle politiche pubbliche”. Sono passati 17 anni da questo assunto e possiamo dire che la digitalizzazione dei documenti della Pubblica Amministrazione è una delle principali innovazioni che ha inciso sia sul piano dell’organizzazione dell’attività amministrativa sia su quello della disciplina delle singole procedure. Perciò sta contribuendo a riorganizzare e apportare benefici per i servizi amministrativi per il cittadino. La Pubblica Amministrazione sta vivendo un punto di svolta e può sfruttare le opportunità della digital transformation, soprattutto per quanto riguarda la digitalizzazione dei documenti.
L’e-government e la digitalizzazione dei documenti nella pubblica amministrazione
Nel tempo la nozione di e-government (amministrazione digitale) si è profondamente evoluta in relazione al progresso delle Information and Communication Technologies (ICT) che costituiscono un settore nel quale i cambiamenti sono costanti e molto rapidi. Il percorso della digitalizzazione dei documenti nella pubblica amministrazione è iniziato con il Decreto legislativo n.82 del 7 marzo 2005 che ha sancito la nascita del Codice di Amministrazione Digitale (CAD). Il CAD si pone quindi come testo unico di riferimento per consolidare e organizzare tutte le norme necessarie a guidare l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione e permettere di digitalizzare i rapporti con le imprese e i cittadini. Parallelamente alla digitalizzazione si affianca la dematerializzazione, inteso come quel processo di eliminazione dei supporti cartacei per la gestione e la conservazione dei documenti. Uno dei principali driver di questa trasformazione digitale è permettere la formazione, la trasmissione e la corretta tenuta dei documenti elettronici in sostituzione del cartaceo. Questo può avvenire utilizzando nuovi strumenti a disposizione, tra i quali:- La PEC (Posta Elettronica Certificata) per garantire l’avvenuta consegna, proprio come avviene con la raccomandata A/R;
- La posta elettronica standard per le comunicazioni veloci, in sostituzione dei servizi di posta ordinari;
- La firma elettronica avanzata e/o digitale in sostituzione della firma autografa.
La digitalizzazione della pubblica amministrazione: il Piano Triennale
Il percorso di digitalizzazione prosegue oggi con il Piano Triennale per l’informatica della Pubblica Amministrazione, disposto dal Ministero dell’Innovazione Tecnologia e la Digitalizzazione, che promuove la digital transformation del settore pubblico e del Paese. In particolare vuole perseguire contenuti ed obiettivi della versione 2017-2019, con:- Sostegno di un percorso che consenta la crescita digitale delle PA centrali e locali con un maggiore coinvolgimento della figura del Responsabile per la transizione al digitale;
- Definizione dei principi architetturali fondamentali, le regole di interoperabilità delle infrastrutture nazionali e il modello di collaborazione fra ecosistemi e piattaforme;
- Facilitazione del rapporto tra le amministrazioni pubbliche e il mercato, coinvolgendo anche gli operatori e le aziende private nell’elaborazione e nella proposta di servizi integrati ed interoperabili;
- Introduzione di un nuovo paradigma di riferimento per le iniziative di trasformazione digitale che individua le aree di intervento e l’impatto sugli interlocutori e gli attori principali del percorso: i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione.
- Entro il 28 febbraio 2021 è previsto che l’accesso a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione avvenga esclusivamente attraverso l’identità digitale SPID o la Carta d’Identità elettronica.
- Entro la stessa data gli uffici pubblici dovranno garantire l’accesso ai servizi digitali tramite l’applicazione “IO”, il canale unico di accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione
- SPID e Carta d’Identità elettronica saranno considerati come documento d’identità
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